Per tutte le imprese familiari il principale fattore critico di successo è legato al tempo, ossia alla capacità e all’intelligenza di gestire in maniera efficace e sinergica l’ingresso della nuova generazione. Abbiamo intervistato Federico, per conoscere la sua esperienza e il suo pensiero sul tema della continuità generazionale.
1.Qual è il tuo ruolo all’interno del laboratorio e quali sono le tue responsabilità?
Mi occupo della parte modellistica all’interno della nostra azienda con particolare attenzione all’armoniosità di ciò che voglio rappresentare. Le responsabilità risiedono in tutte le fasi di lavorazione dall’idea alla rifinitura del modello finito. Collaboro inoltre con il team di controllo qualità per garantire che i gioielli soddisfino gli standard di eccellenza dell’azienda.
2. Cosa ti ha spinto a seguire la strada di tuo padre?
Diciamo che in giovane età non si è sicuri della strada da percorrere è stata una direzione più logica, viste le mie attitudine al disegno e alla manualità che ho da quando ero piccolo.
3. Puoi descriverci brevemente il processo di creazione dei gioielli Athena ed in cosa fa la differenza la tua sensibilità?
Ci sono due strade, la prima avviene di getto e l’altra invece evolve nel percorso. La mia sensibilità risiedere nell’accuratezza e precisione nella lavorazione dei gioielli.
4. Quali sono le sfide più comuni che incontri durante la creazione dei gioielli e come le affronti?
La sfida principale è attrarre un pubblico che si identifichi in quello che creo, riconoscendosi. Oppure assicurarmi che tutti i gioielli prodotti rispettino i tempi di consegna e le aspettative dei clienti. Cerco sempre di accogliere positivamente ogni sfida come stimolo a migliorarmi e le affronto con serenità soprattutto per mantenere un clima piacevole all’interno del team.
5. Quali sono le tue fonti di ispirazione nella creazione dei gioielli e come ti assicuri di rimanere al passo con le ultime tendenze nel settore?
Ogni cosa è fonte d’ispirazione, basta guardarsi intorno, le idee sono ovunque e non finiscono mai, poi cerco di adattarle agli schemi tecnici della produzione. Cerco di non farmi influenzare troppo dalla moda del momento, vorrei che un gioiello Athena fosse originale e senza tempo.
6. Com’è lavorare con tuo padre? In che modo la tua nuova visione si unisce a quella più tradizionale del brand?
C’è sintonia tra di noi, anche se abbiamo due visioni a volte diverse, si cerca di trovare un compromesso senza perdere di vista la nostra identità. Grazie a questa sinergia sono nate alcune lavorazioni che tutt’ora ci rendono unici e identificano le nostre creazioni. C’è un dialogo continuo che cerchiamo di mantenere sempre attivo. Solo confrontandoci costantemente siamo riusciti a costruire una visione comune e programmi condivisi, mantenendo sempre il rispetto reciproco, che significa accettazione delle differenze individuali senza pretendere che l’uno si comporti diversamente solo per compiacere l’altro.
7. Qual è l’aspetto più gratificante del tuo lavoro nel laboratorio di Athena Gioielli?
La parte migliore è senza dubbio vedere concretizzata la propria idea finita e curata nei minimi dettagli.